Cortona indietro nel tempo con la Giostra dell’Archidado

In questi giorni si respira un’atmosfera strana, d’altri tempi, a Cortona. Il borgo toscano arroccato su una collina della Valdichiana è in piena festa con la Settimana Medievale, preludio alla Giostra dell’Archidado. Un soggiorno in questo primo scorcio estivo è l’occasione ideale per ammirare il centro e le architetture storiche.

La lunga storia di Cortona traspira da ogni via e dai muri dei palazzi antichi. Fiorente centro già in epoca etrusca, divenne una città romana che nei secoli visse le vicissitudini dei borghi toscani: fu prima libero Comune, poi territorio assoggettato a Firenze e infine passò al Granducato di Toscana. Negli ultimi decenni è uscita dall’ombra delle grandi città d’arte, quali Siena e Firenze, per imporsi come meta turistica d’ogni stagione.

La Settimana Medievale prevede dei riti intoccabili per i cortonesi. Giovedì 6 giugno dalle 21:00 gli abili sbandieratori del Gruppo Storico si esibiranno nel “salotto all’aperto” di Piazza Signorelli. Nel tardo pomeriggio di venerdì invece sarà la volta della serata medievale: per le vie del centro si aggireranno saltimbanchi e cavalieri! Sabato 8 giugno sarà rievocato il matrimonio tra Francesco Casali e Antonia Salimbeni. Questo episodio, realmente avvenuto nel 1397, ha dato origine alla Giostra dell’Archidado.

Sbandieratori di Cortona durante la Giostra dell'Archidado

Gli sbandieratori di Cortona prima della Giostra dell’Archidado. © Sbandieratoricortona.com.

La sfida tra i balestrieri dei Quintieri cittadini entrerà nel vivo domenica. Al mattino la Provaccia sarà il rito “preparatorio” alla sfida vera e propria che si consumerà nel pomeriggio. Abili balestrieri mireranno il bersaglio e lanceranno le verrette con precisione millimetrica. Soltanto uno ne uscirà vincitore, ma la città intera gioirà per un evento atteso tutto l’anno.

Cortona custodisce gelosamente la propria natura medievale anche nei restanti giorni dell’anno. Monumenti simbolo ricordano la grandezza del borgo nei secoli scorsi: dal Duomo alla Basilica di Santa Margherita, dalla Chiesa di San Francesco all’Eremo Le Celle dove il “poverello di Assisi” si rifugiava in preghiera. E poi c’è Palazzo Casali: antica residenza degli omonimi signori di Cortona e oggi sede del MAEC, il principale museo della città.

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