Cremona, la città del Torrazzo

Cremona è una città di cultura a 360 gradi, dalle antiche tradizioni e con monumenti che rendono unica la parte storica. I cremonesi, con una punta di orgoglio, s’identificano con il Torrazzo: l’alta torre campanaria che sovrasta il centro. Poi c’è la musica con la passione per il violino ereditata da Stradivari, per non parlare della gastronomia locale.

Cremona fu agli inizi una città romana. Con la fine dell’impero cadde in balia dei popoli nordici. Nell’undicesimo secolo divenne un libero Comune, prima a fianco dell’imperatore e poi alleato con le altre città. Seguirono secoli d’instabilità politica e varie guerre, fino alle vicende risorgimentali.

Il fulcro di ogni itinerario turistico a Cremona è Piazza del Comune, dove sorgono i principali monumenti. Il Torrazzo domina la città con i suoi 112 metri, ed è il campanile storico più alto d’Italia. Al suo fianco c’è il Duomo, capolavoro architettonico con stili che spaziano dal romanico al barocco. L’altro elemento d’interesse artistico della piazza è il Battistero, con una pianta ottagonale e dalle fattezze rinascimentale. Il Palazzo Comunale e la Loggia dei Militi contribuiscono al successo turistico della piazza cremonese.

Il centro storico di Cremona

Piazza del Comune con il Torrazzo e il Duomo. © netNicholls.

Altri monumenti sorgono nel centro storico di Cremona: testimonianza della vocazione culturale della città. Gli amanti della musica, ad esempio, associano Cremona al grande Stradivari e alla tradizione liutaia della città: dallo scorso dicembre questo antico sapere è divenuto Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

Se Ugo Tognazzi, cremonese doc, era conosciuto come attore e amante della buona cucina, lo si deve alla tradizione gastronomica di Cremona. Da città immersa nella Pianura Padana e dalle ataviche tradizioni contadine, vanta prodotti famosi nel mondo: dal salame IGP al Cotechino Vaniglia, dal Provolone Valpadana al celeberrimo torrone.

Cremona, infine, è una città legata al Po. Sulla sponda del fiume ha realizzato lunghe piste ciclopedonali da cui “rubare” scorci mozzafiato e qualche momento dedicato alla natura.

I commenti sono chiusi