Fumone, sulle tracce di Celestino V

Fumone è un paesino nella terra dei Volsci che domina il territorio a quasi 800 metri d’altezza. Celebre per la prolungata prigionia di Celestino V nel Castello Longhi, in questo borgo ogni architettura offre uno spaccato medievale del Lazio frusinate.

Ripercorrere la storia di Fumone vuol dire risalire alle origini dell’impero romano. Suggestiva è la leggenda secondo la quale vi trovò asilo Tarquinio il Superbo in fuga da Roma. Di certo nei secoli medievali assolse il ruolo di sentinella per segnalare gli attacchi nemici: i segnali di fumo lanciati dal borgo servivano ad avvertire presenze ostili nel territorio pontificio. Ma il borgo è celebre soprattutto per la triste vicenda di Celestino V, il religioso che rifiutò l’incarico papale e pagò con la morte la coraggiosa decisione.

Oggi Fumone viene visitato da migliaia di turisti che parlano le lingue di tutto il mondo ma esprimono la stessa ammirazione alla vista delle principali architetture. Ad abbellire il centro storico ci sono alcuni luoghi sacri: tra questi la Chiesa di Santa Maria Annunziata e la Chiesa di San Gaugerico, che rimandano al passato cristiano del borgo.

Il borgo di Fumone

Scorcio del centro storico di Fumone. © paolofefe.

Il Castello Longhi è la fortificazione pontificia più imponente del Lazio meridionale, e il luogo dove Celestino V passò gli ultimi anni di prigionia. Nel museo interno si possono ancora vedere gli oggetti del religioso, e visitare la cappella dove si ritirava in preghiera. Intorno al Castello, poi, si estende un ampio giardino pensile: è tra i più grandi d’Europa posti a una simile altitudine, e conserva ancora l’originaria forma.

In una terra antica e dalle radicate tradizioni, non sorprendono alcuni riti in occasione delle celebrazioni religiose. Fumone ogni 19 maggio ricorda con una processione Celestino V, e nel giorno del Corpus Domini le vie del centro vengono tappezzate da mosaici di fiori.

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