Bevagna, cuore medievale dell’Umbria

Ogni turista che arriva a Bevagna viene proiettato in uno spazio temporale lontano: dolce atmosfera medievale che ancora oggi le costruzioni storiche rievocano. Non serve venire qui nel periodo delle Gaite, rievocazione degli antichi mestieri, per cogliere lo stretto connubio con il passato.

Bevagna fa parte dei Borghi più Belli d’Italia, e non poteva essere altrimenti. Ricca di una storia che parte dal periodo romano, fu prima un libero Comune per poi esser coinvolta nelle lotte tra le città umbre. Celebre è l’episodio storico del 1152, quando Federico Barbarossa la conquistò e diede fuoco all’intero borgo.

Centro storico di Bevagna

Piazza Silvestri, cuore storico di Bevagna. © Marcvsrvs.

Il fulcro di ogni visita a Bevagna è Piazza Silvestri: senza dubbio una delle piazze più belle d’Italia, in virtù dei monumenti che la circondano. Tra questi, apprezzabile è il Palazzo dei Consoli all’interno del quale sorge il piccolo Teatro Torti. Dall’altra parte troviamo la Chiesa di San Silvestro e la Chiesa di San Michele. Percorrendo Corso Matteotti incontriamo la preziosa Chiesa della Consolazione, mentre non sono distanti i vecchi lavatoi dove ancor oggi alcune donne vanno a lavare i panni.

Girovagando per le viuzze di Bevagna ci si imbatte piacevolmente in altre antiche costruzioni, la vera essenza del borgo umbro. In ogni periodo dell’anno, poi, è possibile visitare i luoghi degli antichi mestieri, che sono alla base del Mercato delle Gaite di giugno. Ancor oggi viene riproposto il mestiere del cartaio, la cui carta si ottiene da vecchi stracci. Non son da meno la produzione di seta e l’antica cereria.

Tracce del passato nel terzo millennio si scorgono nel quotidiano, ogni volta che ci si siede a tavola. A Bevagna sorgono piccoli ristoranti, enoteche e trattorie: luoghi accomunati dal buon cibo della tradizione contadina. I piatti forti, è il caso di dire, sono a base di tartufo, accompagnati dall’ottimo olio extravergine d’oliva. E, perché no, da un buon Sagrantino della vicina Montefalco!

I commenti sono chiusi