Trulli pugliesi, che bellezza!

Di costruzioni particolari in Italia ne sorgono parecchie: con le loro architetture ci raccontano la storia e i modi di vivere dei nostri avi, spesso tra stenti e fatiche quotidiane di una società prevalentemente agricola. Per cogliere appieno la specificità pugliese, in particolare della Murgia, non resta che visitare i tipici trulli, i più famosi dei quali si trovano nella località di Alberobello. Molti di questi, poi, sono stati trasformati in strutture ricettive.

Quando si parla di trulli, immediatamente li associamo a uno dei tratti distintivi di questa parte di Puglia. La storia di tali costruzioni, che hanno persino colpito l’Unesco dichiarandoli Patrimonio dell’Umanità, va molto a ritroso e risale all’era preistorica. Tuttavia, i più antichi tra quelli rimasti in piedi fino ai giorni nostri vennero realizzati nel Cinquecento.

Trulli

I tipici trulli che possiamo vedere nella Murgia

I trulli hanno una forma circolare, con mura particolarmente spesse che li rendono freschi d’estate e più temperati durante la stagione invernale. La parte superiore del trullo, cioè il tetto, è composta da lastre murarie che man mano che si sale creano dei cerchi più stretti, fino alla sommità. Infine, i trulli sono sia delle unità abitative singole sia uniti tra loro.

Alberobello è la città-simbolo dei trulli pugliesi, anche se nell’Altopiano della Murgia si trovano altre località che li conservano come Villa Castelli, Conversano e Putignano.

Le scarse dimensioni dei trulli tradiscono lo scopo originario, che era quello di fornire un luogo riparato al contadino che coltivava l’appezzamento di terra circostante, oltre che uno spazio per riporre gli attrezzi del lavoro.

I tempi, per fortuna, sono cambiati e alcuni trulli sono stati restaurati per donarli alla vista di quanti vogliono scoprire questa atavica terra pugliese. Ma c’è di più: grazie all’intelligente opera di promozione turistica, molti sono stati trasformati in strutture ricettive, per vivere fino in fondo un tempo che non c’è più.

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