Le spiagge di Stintino e l’Isola dell’Asinara

Chi sogna la Sardegna in queste giornate di caldo estivo, lo fa per un unico motivo: le spiagge. L’isola non delude mai chi proviene dal “continente”, e le località balneari sono accomunate da acque limpide e sabbie incantevoli. Una di queste è Stintino, situata su un lembo di terra che s’inoltra nel Golfo dell’Asinara. Un angolo di paradiso in terra, a due passi da Porto Torres.

La storia di Stintino non affonda le radici nell’antica civiltà nuragica. La località nasce invece come rifugio delle famiglie cacciate dall’Asinara, quando l’isola fu trasformata in una colonia penale. I pescatori che popolarono questa terra di certo non potevano sapere che nel tempo si sarebbe trasformata in un centro turistico d’eccellenza.

A fare la fortuna di Stintino è un mix di elementi naturali assemblati ad arte: le coste frastagliate in cui si incuneano delle calette, le sabbie finissime e il mare turchese. Quanto basta per farne uno dei luoghi più affascinanti del Mediterraneo!

Molti bagnanti non fanno a meno di raggiungere la spiaggia La Pelosa. Un mosaico di colori contraddistingue il tratto di mare sardo più famoso di Stintino. Al bianco della sabbia quasi impalpabile si contrappongono l’azzurro del mare e le cromature scure delle rocce.

Spiaggia La Pelosa

Le acque di Stintino con la Torre della Pelosa sullo sfondo. © jihan65.

La spiaggia Pelosetta, invece, deve il nome non a una bellezza di secondo livello, ma alle sue ridotte dimensioni. Da qui, nel corso di una passeggiata “contemplativa”, si può arrivare facilmente alla Torre della Pelosa. L’architettura sorge su un isolotto vicino a Capo Falcone e all’Isola di Piana. I pochi resti testimoniano le difficoltà di difendere il tratto costiero, e la necessità di erigere costruzioni a picco sul mare.

Volgendo lo sguardo all’orizzonte marino di Stintino si scorge distintamente l’Isola dell’Asinara. Terra dall’antica presenza umana, oggi è disabitata e preservata dal turismo di massa. Offre tratti di spiaggia unici, come Cala Sabina e Cala D’Arena, e vecchie costruzioni in parte diroccate. L’isola è il perno del Parco Nazionale dell’Asinara, area protetta ed ennesimo spettacolo naturale della Sardegna.

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